IAA – Interventi Assistiti dagli Animali

L’

utilizzo degli animali a fini terapeutici ha radici molto antiche. Oggi è ormai diffusa la nozione che un animale da compagnia, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, possa favorire i contatti interpersonali attraverso meccanismi di facilitazione sociale. Negli ultimi decenni inoltre un effetto diretto del legame con un animale da compagnia su parametri psicofisiologici collegati alla saluta umana è stato dimostrato.

La vicinanza con un animale da compagnia è stata associata con un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, con una minore concentrazione di ormoni indicatori di stress, nonché con il rilascio di neurotrasmettitori capaci di facilitare i rapporti sociali (ossitocina). In questo senso la relazione con un pet, aiutando ad affrontare condizioni di stress o di conflittualità, rappresenta un potenziale supporto per individui con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, come bambini, anziani, disabili, pazienti psichiatrici.

La Fondazione Danelli, da sempre attenta ai bisogni e ai desideri emergenti dal territorio e dall’utenza, ha investito molto sull’attività degli Interventi Assistiti dagli Animali. Il CDD può contare su tre conduttori diplomati e formati secondo le linee guida nazionali. I cani, opportunamente formati con i loro Conduttori Aiuca Pet Partners, entrando in relazione con le persone diventano parte integrante dell’Intervento Assistito.

Sono attivi progetti finalizzati a migliorare lo stato e il benessere delle persone con l’ausilio di animali da compagnia, in questo caso specifico vengono impiegati cani di razza boxer. La convivenza con gli animali, quando impostata sul principio di relazione, rappresenta già di per sé fonte di beneficio. Inoltre gli animali domestici possono svolgere anche un importante ruolo di mediatori nei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi.

La relazione con l’animale riaccende l’interesse verso gli altri, attraverso stimoli sensoriali tattili e visivi creando un’empatia che induce anche le persone con umore depresso/apatico e in isolamento sociale a reagire e a sentirsi utili.

Il compito dell’animale è quello di affiancare, completare e rafforzare il percorso terapeutico, educativo e/o assistenziale che l’utente sta già seguendo, ponendosi in sinergia rispetto ad esso. Simili interventi puntano sulla realizzazione di un clima di compliance terapeutica, perciò sull’induzione motivazionale e sulla mobilitazione delle risorse dell’utente.

Vi sono svariate tipologie di aspetti sui quali, attraverso l’intervento mediato dall’animale, si può lavorare:

a) interventi che agiscono sul benessere dell’utente (attraverso la stimolazione della motivazione, delle emozioni positive, del rilassamento, della sfera cognitiva, etc.)

b) interventi che agiscono sull’integrazione socio-relazionale dell’utente (mettendo il soggetto nelle migliori condizioni per affrontare il proprio problema)

c) prassi riabilitative (sono volte a rafforzare una parte del corpo più debole, a colmare un deficit di funzionalità, etc.)

d) interventi che coadiuvano la prassi terapeutica in essere, aumentandone l’efficacia e l’efficienza

La responsabile di progetto MariaCristina Buttignoni è inoltre docente dei corsi nazionali avanzati AIUCA per il conseguimento delle qualifiche in ambito degli IAA.